Ricordare la figura di Cian o del
maestro Camillo Medeot mi fa pensare alla passione che mettevano nel loro agire
nel suo spendersi per gli altri, insomma per fare politica
Ma cosa è cambiato rispetto ad
allora?
Il panorama è decisamente diverso,
mutati sono e i protagonisti e il contesto storico, viviamo in un periodo di
crisi non solo economica ma anche sociale ed esistenziale.
La prima cosa che viene in mente
è che non esistono più i partiti di allora, non esiste piu la democrazia cristiana
e con essa l’unità dei cattolici in politica. Esiste però ed è vivo oggi come
allora e forse ancora più necessario, viste le alterne vicende del mondo
contemporaneo, il pensiero democristiano e si fa sentire. Non a caso di fronte
a temi importanti, pur divisi tra destra e sinistra, si ricompattano le
coscienze e questo per i principi alla base dello stesso, principi che
sopravvivono e continuano a dare luce all’agire di molti uomini, principi che
trovano fondamento nella Chiesa e nella dottrina sociale.
Europa dei popoli, speranza di
pace all’indomani del grande conflitto che stravolse il vecchio continente,
economia sociale al servizio delle persone e non del capitale o dello stato,
come nei paesi del socialismo reale, e soprattutto centralità della persona.
Questi sono i punti cardine da cui si sviluppa il pensiero democristiano.
Le politiche a sostegno della
famiglia, il tema del lavoro da cui dipende la dignità dell’uomo e da cui
questi non deve essere soffocato, sfruttato quale “risorsa umana” ma reso
protagonista al centro dell’agire.
E’ da questi che dobbiamo
ripartire, trovando nuovi amici, coinvolgendo nuovi giovani, prospettando
soluzioni e prospettive degne di rappresentare e di dare speranza alle persone,
avendo il coraggio di metterci in gioco discutendo lottando per i nostri
obiettivi ma sempre con spirito di gratuità e mettendoci al servizio dei più
bisognosi.
Questo è l’esempio che ci hanno
dato ed il compito lasciatoci da portare avanti con coraggio.
Eddy Manzan