lunedì 2 novembre 2015

Al via il primo dei quattro appuntamenti del Circolo Camillo Medeot.

Si è svolto martedì scorso il primo di quattro incontri promossi dal Circolo Camillo Medeot all’interno del progetto Percorsi INformativi   dal titolo Percorsi verso l’integrazione possibile e sostenibile degli immigrati - Tra accoglienza e crisi di identità, che ha affrontato in maniera oggettiva un tema tanto vivo e altrettanto sentito, anche dal territorio isontino , quale quello dell’immigrazione. Sono intervenuti l’Avv. Podlipnik del foro di Gorizia e l’Avv. Valentina Masotto. membro del CIR (Consiglio italiano per i rifugiati) che unitamente alla Dott.ssa Federica Ricci della Caritas che è parte attiva del progetto di integrazione Sprar  e alla Dott.ssa Lydie Coulibaly dell’Anolf , hanno illustrato prima sul piano legale e poi su quello operativo  come viene tutelato il diritto di asilo che è tra i diritti fondamentali dell’uomo riconosciuti dalla nostra Costituzione. L’articolo 10, terzo comma, della Costituzione Italiana prevede, infatti, che lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto di asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Si è cominciato dapprima ad inquadrare, grazie alla chiara e dettagliata esposizione dei legali, quella che è la definizione di immigrati, rifugiati e richiedenti asilo all’interno del sistema legislativo per poi addentrasi in quella che è l’operatività sul nostro territorio. Ne è emerso un quadro chiaro che ha sfatato i tanti miti e le altrettante banali affermazioni che si sentono spesso sul tema, evidenziando come la condizione di accoglienza risulti un dovere per gli stati che sono oggetto di questi flussi immigratori e per i quali sono stanziati fondi ben determinati. Tra le tante cose che hanno colpito gli intervenuti alcune in particolare paiono interessanti. Troppo spesso si afferma che ai richiedenti asilo lo Stato italiano eroga direttamente ed individualmente 35 euro al giorno in cambio di nulla e senza coinvolgimento alcuno in attività lavorative. Ebbene di queste affermazioni, tanto superficialmente cavalcate anche dagli organi di informazione, non hanno trovato riscontro nella lucida e chiara esposizione degli esperti chiamati a svolgere attività esplicativa ed informativa in questa serata. E’ stato invece confermato che queste cifre vanno erogate agli operatori pubblici o privati che sono incaricati a svolgere attività di emergenza per l’accoglienza dei migranti. In quanto al tema del contributo lavorativo, che si vorrebbe dai più prestato in cambio dell’accoglienza, va rilevato che il dettato legislativo non prevede la possibilità per i richiedenti asilo di svolgere alcuna attività lavorativa. Ecco che viene dunque alla luce un quadro ben diverso da quello che ci viene da più parti prospettato e dal quale scaturisce in tutta la sua triste e prorompente realtà la condizione di queste persone, che, scappando da contesti di guerra e di miseria, cercano soltanto di mettere in salvo se stessi e le proprie famiglie, illudendosi, talvolta anche, di trovare da noi ben oltre quello che realmente troveranno, sospesi nel limbo tra un già di tribolazione e sofferenza e un non ancora intriso di speranza ed inquietudine per un futuro incerto e per una meta agognata e tanto sospirata ma altrettanto esile. Drammi di vita umana che si perpetuano in mezzo all’indifferenza della restante parte dell’umanità incapace di accogliere, incapace di capire a volte ma non sempre. Tanti, infatti, sono quelli che fortunatamente  con spirito caritatevole tendono le braccia ai più bisognosi per ridare dignità agli individui stessi  e al genere umano tutto. Percorsi IN formativi continuerà il 26 novembre con la serata dal titolo Occupazione difficoltà economiche e misure a sostegno del reddito – Diritto all’indipendenza e alla dignità dell’individuo sempre alle ore tema tanto 18,00 Presso la sala del Pastor Angelicus in via Rabatta 18 a Gorizia. sodalizio

Pensare Democratico

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